Un accenno di Storia di Terracina.
Cittadina portuale del Lazio in provincia di Latina, situata nel golfo di Gaeta, all'estremità del canale scavato nel XVIII secolo da Papa Pio VI per riprendere la bonifica della pianura pontina.
Fondata dai volsci, si sviluppò dopo l'occupazione da parte di Roma avvenuta nel 406 a.C. e dopo l'apertura della via Appia, venendo dotata di porto in età imperiale.
Occupata dai barbari e saccheggiata dai saraceni, Terracina fu oggetto di contese tra Stato della Chiesa e Napoli, passando nel 1420 sotto il primo.
Tra le vestigia storiche più interessanti, spiccano i resti del tempio di Giove Anxur, che risale al I secolo a.C., sulla sommità del monte Sant'Angelo;
La piazza del Municipio, che occupa parte del Foro romano;
Il Duomo che, dedicato a San Cesareo, risale al XII secolo ma i cui interni sono stati ristrutturati nel Settecento;
La neoclassica chiesa del Santissimo Salvatore;
I resti di numerosi impianti pubblici romani (terme e anfiteatro)
e la porta Napoli (XVIII secolo), dogana tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli.
L'economia di Terracina si basa prevalentemente sull'agricoltura (viti e ortaggi), sulla pesca e sul turismo balneare.